Monday, March 29, 2010

What Is Use Of Figaro Oil

Good Luck!


E rieccoci qui a parlare di sfilate primavera-estate 2010 . Come non dedicare un post ad uno dei fenomeni più in voga del momento? Sto parlando delle Mary Jane con plateau e tacco a parallelepipedo che Miu Miu ha proposto per questa stagione, meravigliosi sandali, stivaletti e decolleté in raso dai toni pastello, ma anche in colori più vivaci, con stampe di rondini stilizzate, cagnolini, gattini e quant’altro. E se ciò non basta, ecco anche fantastiche applicazioni in strass che rendono il tutto ancora più sofisticato e splendidamente attraente. Insomma, una vera delizia per gli occhi ed un’altra meravigliosa ossessione per le fashion victm!! … come se non ci fosse già abbastanza roba desiderabile in giro!
Ma vi lascio alle foto di questi “dettagli” che, anche indossati coi capi più semplici, riuscirebbero a rendere ogni mise originale ed unica. Enjoy!





















Ce n'è per tutti i gusti! E voi quali preferite?

A presto. Baci
Vicky

P.S. per la cronaca ... io adoro i tronchetti! :)









Saturday, March 27, 2010

Lg Super Multi Ge20nu10 How To Use

One month from the beginning, I introduce myself ...


Esattamente un mese fa davo vita al mio blog … un mese fa come oggi mi accingevo ad iniziare una nuova avventura, che non avevo assolutamente idea di dove mi avrebbe portato e quali esperienze mi avrebbe fatto vivere. Un mese fa, il 27 febbraio 2010, dopo varie e intense riflessioni, iniziava per me un nuovo capitolo della mia vita, solo che allora non lo avevo ben realizzato e oggi, dopo soli ventotto giorni, me ne inizio a rendere conto. Tanti cambiamenti, tante novità, esperienze nuove ed entusiasmanti … non credevo che in così poco avrei potuto vivere e provare tutto questo ed invece così è stato … e giorno dopo giorno ne sono sempre più grata e felice.

Una breve introduzione ad un post che mi è mancato, che non ho mai scritto e che adesso ritengo opportuno pubblicare, perché credo sia arrivato il momento di farmi conoscere un po’ di più, di dirvi chi sono e cosa mi ha portato qui. Voi mi conoscete come Vicky, forse qualcuno di voi sa che vivo a Roma, magari qualcuno sa anche che ho 20 anni.

Riavvolgiamo e iniziamo da capo. Il mio nome è Mariavittoria Butera, Vicky è un soprannome che mi accompagna da sempre, mia madre sin da piccola mi chiamava così e ad oggi io mi presento col nome di Vicky, tutti mi chiamano Vicky e pertanto ho ritenuto opportuno farmi conoscere anche da voi con questo nome. Ho 20 anni e sono nata e cresciuta in Sicilia, terra a cui sono profondamente legata e che porto sempre nel cuore. La passione per la moda è nata insieme a me, mi accompagna sin da quando ero bambina e mi divertivo a disegnare abiti, a comporre outfit con i ritagli di giornale, a sognare sfogliando le pagine delle riviste di moda that was in the house. Times when I was wandering around the apartment of my grandmother wearing her mink coat and his high-heeled shoes, I sit with her at the lounge table in front of him and emptied his purse more beautiful than I had enjoyed fill all her jewelry, proudly shows it to him, as if I belonged, and then choose my favorites and I wear them, I went to the toilet and I dyed his lips with her lipstick, mirror and I started walking back and forth along the its corridor for hours, until, tired and sore, I was forced to remove their shoes, lady undressing his clothes and go back to being the child of 6 years that I was, and always in love with the beautiful un po’ troppo persa nella mia fantasia.
Credo che tutto ciò abbia contribuito in gran parte a portarmi dove sono oggi, anzi, sicuramente tutto ciò è stato determinante. Se tra i quattordici ed i quindici anni ero quasi del tutto convinta che dopo la maturità classica la mia strada sarebbe stata giurisprudenza, a sedici anni ci fu la svolta.
Lo ricordo perfettamente … una domenica mattina, avevo appunto sedici anni, e stavo sfogliando Glamour, rivista che leggevo già da due anni prima. Improvvisamente capii, andai da mia madre e le comunicai che il mio futuro non sarebbe stato quello di un avvocato or a notary, I loved fashion, I love it and I did everything to be able to turn my passion into a job. I will not conceal that after that moment I was tormented by doubts, uncertainties, from the insecurities, but eventually I managed to defeat them, with all the determination I have and that is really so, began to move, trying feverishly to something that made my case , because I had to guarantee a future, I submit to my manager and a well-defined plan, a plan that would have been able to convince them to support and sustain. To my great joy I found what he was doing for me. Internet helped me, allowed me to discover that here in Rome, La Sapienza University, attended a course di Scienze della moda e del costume, e così, a diciotto anni, con tanta paura ma anche  tanta eccitazione, mi ritrovai ad organizzare un trasloco e ad abbandonare la mia Sicilia, diretta verso la capitale, Roma.

Oggi, che vivo e studio qui da più di un anno e mezzo, sono sempre più grata ai miei genitori che hanno creduto in me e mi hanno permesso di realizzare i miei sogni, e non dimentico mai chi sono e cosa voglio, ho delle ambizioni per il mio futuro e so che lotterò e mi impegnerò per raggiungere i miei obiettivi.

Un mese fa, aprire un blog mi sembrava qualcosa molto interessante e utile alla mia crescita e alla mia esperienza in questo campo, un primo passo verso il reale mondo della moda, un modo in più per fare ciò che già faccio, ciò per cui vivo. Ad oggi non mi definirei una Fashion Blogger, forse perché non ho ancora dimostrato quanto realmente so, quanto realmente ami tutto questo, forse anche perché pretendo il massimo da me stessa e so che non ho ancora avuto occasione di dimostrarlo. Ma dopo un mese così intenso, mi sento positiva e so che tutto quello che sta accadendo mi entusiasma immensamente e mi spinge a fare sempre di più.

Voglio ringraziare tutti voi, per l’appoggio, per i bei commenti, per il sostegno. E sono davvero felice di aver avuto la possibilità di conoscervi, anche se, per ora, non tutti.
Mi auguro che questo post non vi abbia annoiati, ma credevo fosse doveroso farmi conoscere, dato che è di un blog che si parla e cioè di uno spazio puramente e intimamente personale.

Vi do appuntamento a molto presto e vi lascio con una frase che per me è ormai diventata uno stile di vita:

LA MODA È PASSIONE.

A presto. Baci
Vicky

Friday, March 12, 2010

Digital Playgrounds Movies Watch Free

PRENDIAMO A CALCI IL PRINCIPE AZZURRO: un sogno divenuto realtà grazie a James Finn Garner



How many of us are fed up to hear Snow White singing "One day my love will" see Little Red Riding Hood and fall from the clouds to the wolf hunter waiting for salvation?
James Finn Garner said "enough" and wrote a serie di fiabe "politically correct", dove i diversi e i reietti della società non diventano più martiri o carnefici, ma si uniscono per ottenere la loro autonomia e un giusto riconoscimento.
Nell'ambito delle mie ricerche sulle riscritture postmoderne della fiaba, ho avuto modo di intervistare questo brillante autore e le sue risposte non hanno tradito la sua fama di fine umorista e acuto osservatore della società.


Com'è nata l'idea di Fiabe Politicamente Corrette?

Avevo letto di alcune insegnanti di scuola materna a cui era stato consigliato di modificare le fiabe che leggevano ad alta voce così, per esempio, Cenerentola potrebbe trovare la felicità senza un uomo, e Snow White could find a paid job at the end. Later I learned that the University of Michigan had established a list of words to avoid. So I wrote a story that should not offend anyone and I tried to make it fun. The told in a cabaret and was well received and so voila.


In your opinion, what is the power of the story today?

One of the interesting stuff of fairy tales, I think, is their universality. Even if they have been distorted and changed (or not so serious) to the new era, have a strong power over people, with their stories of danger, loss and reward.



How a story original and can be rewritten to communicate new meanings?

Stories can be common in many ways. They contain material so basic that just a slight change of direction to change its meaning while maintaining the coherence of the plot. If you decide to write a fairy tale about social justice, for example, The Little Match Girl, you can edit and save her from poverty or make it stronger, thanks to something that helps change their lives.


What fairy tale offers more creative possibilities of subversion?

The most creative subversions come from the stories we are most familiar-probably those of the Brothers Grimm- perché esse sono ben note, ognuno di noi ha un'idea generale (vera o meno) su ciò che raccontano. Penso che le storie di Andersen siano in molti casi le più ardue da adattare. In realtà non ha un'idea di fondo su quelle che possano le versioni “classiche”, al di là delle fiabe dei Grimm.



Cosa pensi della concezione tradizionale e disneyana della fiaba?

Generalmente ho dei sentimenti controversi nei confronti delle versioni Disney. Hanno reso delle storie immortali per milioni di persone ma, allo stesso tempo, in troppi credono che queste siano le loro versioni definitive. Esse sono state anche troppo depurate, anche se questo era stato necessario- potevano dei bambini piccoli sopportare che i piedi di Pinocchio venissero bruciati?


Quale protagonista di fiabe preferisci?

Non so se ne ho uno preferito. Suppongo che mi piacciano davvero Hansel e Gretel perchè sono così astuti da salvarsi da soli. Mi è piaciuta anche l'opera inscenata in teatro quando l'ho vista pochi anni fa.



Esiste una riscrittura di una fiaba che non hai ancora fatto, ma desidereresti realizzare?

Penso di essere riuscita a riscrivere tutte le storie che ho voluto. Ultimamente ho una lunga versione di Pinocchio che era stata tagliata dal secondo libro. Spesso la leggo negli incontri letterari o in altri eventi speciali.


Quale tipo di femminilità emerge dalle tue fiabe riscritte?

Non saprei. Suppongo di volere donne forti e piene di risorse (una reazione contro le eroine passive di ieri) e quando le storie si spiegano, do loro la libertà di essere anche folli, degli individui leggermente insani, così io spero di aver ritratto una femminilità che raggiunge le radici della sua libertà individuale.
Forse vorrei dare un grande calcio nelle parti basse del Principe Azzurro, dichiarazione tipicamente femminista, non importa chi sia a dargli il calcio.



© Sabrina Abeni 2010

Sunday, March 7, 2010

Gangsta French Nicknames

IL VENTO DELL'EST: OVVERO L'INTELLETTO E LA DECADENZA





Normalmente a questo punto, dopo una breve biografia dello scrittore, passerei a un’intervista, ma onestamente non mi reputo sufficientemente di talento per intervistare me stessa…

Per cui vi parlerò semplicemente della genesi di quest’opera, premettendo che è stata forse la più travagliata e sofferta che abbia mai scritto.

Tutto iniziò a metà del 2006: non scrivevo più da diversi anni, in parte per gli impegni universitari, ma soprattutto a causa dell’incubo di ogni scrittore, un ingombrante e asfissiante blocco.

In quell’anno avevo però dato tutti i miei esami all’università e mi stavo dedicando solo alla scrittura della tesi, per cui ogni tanto il mio cervello vagava libero e senza alcuna preoccupazione (condizione ottima per la nascita di nuove idee), finché un giorno vi si affacciò un’insolita immagine. Una donna sola, in un vicolo sporco e buio, in piedi sopra una spirale rossa disegnata sull’asfalto, mentre un’ombra incombeva alle sue spalle.

Da quest’unica e poco rassicurante visione si è dunque sviluppato Il Vento dell’Est.

Per la prima volta mi è capitato che alcuni miei personaggi prendessero il sopravvento e conducessero la storia a modo suo, tanto che alla fine si è rivelata un’opera molto diversa da quella che avevo progettato inizialmente; ho iniziato a provare una certa antipatia per quelle figure che avrebbero giocare la parte dell’”eroe”, a innamorarmi di altre che avrebbero dovuto invece essere marginali.

Per cui sono stata io la prima a stupirmi della piega che ha preso la trama.

Se dovessi definirne il genere con precisione sarei in seria difficoltà, non solo perché non sono mai stata propensa alle etichette, ma soprattutto per l’amalgama di generi e sotto-generi che pare abbracciare.

Dal thriller poliziesco al gotico rurale, dal romanzo visionario a quello di formazione, questo romanzo sembra piuttosto un’enorme macchina testuale che ha ingoiato tutte le mie varie esperienze di lettura elaborandole e vomitando fuori una trama destabilizzante and fluctuating between one and another opposite.

A kind of schizo-Deleuzian machine of desire that has buzzed for two years and snorted ...




THE WIND East
That `s intellect and the decline of

SABRINA ANTONELLA ABEN


Black & White Paper
Size 14.8 x 21 (A5)

Paperback 233 Pages Publisher
Boopen
Italian Language
ISBN 978-88-6223-354-5



Price € 12.99


http: / / www.boopen.it/acquista/DettaglioOpera.aspx?Param=7816&NClick=346




































How can a complex and sophisticated understanding want to point to corrupt itself? It 's the question that arises when reading this book. In a small, peaceful town of the province, a series of brutal and unexplained murders awakens a dark past which, periodically, disturbs the boredom of rural daily life. An unusual and cynical Inspector Police has to unravel this complicated skein, fascinated and suspicious of a triangle of refined and tormented characters: Sara Cividini, whose family has suffered a bereavement violent, caste and tormented by remorse and wishes, David Whiting, professor , faithless repented after the cruel loss of his wife, Damiano Sarli, a person caught with his personal philosophy of life based on the aesthetics of every gesture, ambiguous and fascinating. Appear at the same time many other realities of small dramas that turn into tragedies. The work becomes a descent into the darkest recesses of the unconscious human being, which will leave only those who have the courage to face their desires. Gothic atmosphere, maze, visionary revelations are the elements that characterize this novel